on se demande…

on se demande pourquoi. c’est drôle, quand ça arrive, on n’est jamais préparé. On s’en aperçoit parce que on se retrouve à sourire, on nous dit qu’on a les yeux qui brillent. de quoi on parle? d’être heureux. simplement ça. simplement, quand en fait ce n’est pas si simple. c’est pour ça qu’on devrait apprécier chaque moment, chaque instant de ce bonheur. un imprévu éclat de rire le matin, voir le pull rouge de mon papa dans le jardin et la surprise dans les yeux de ma maman quand elle ouvre la porte. rêver les yeux ouverts. je sais, c’est banale peut être. et ce post n’est rien de nouveau. mais je suis heureuse d’être heureuse. et de l’être avec vous. “comté“.

palermo

sai, alla fine ce l’ho fatta, ci sono andata. lo so, lo dicevo da tanto, l’avevamo addirittura programmato insieme. ed è stato un viaggio tra passato e futuro, tra nuove e vecchie amicizie. rivederla è stato meraviglioso, abbiamo festeggiato tre anni di un’amicizia particolare. sincera e silenziosa. un abbraccio ha sostituito tutte le parole che non abbiamo detto, quelle che c’erano e che entrambe sentivamo. sai, il pupattolo è bellissimo, con un sorriso che ti scioglie il cuore, un ennesimo splendido nipotino.
e poi..e poi c’è stata la gita a cefalù, dove sono stata assalita dai ricordi di quell’estate indimenticabile, quelle albe da lassù, quelle passeggiate, quel panorama dalla cima e quella cabina telefonica.
E una palermo da scoprire mano nella mano, una palermo che affascina e stringe il cuore nel giro di due passi. colori e urla al mercato, contrastate dal silenzio delle molte, uniche chiese. arabo e normanno a braccetto, mosaici e bambini di colore.
solo quattro giorni, un bel respiro.